Il limite massimo di assenze da non superare ai fini della promozione non vale per la scuola primaria e anche nella secondaria si può comunque derogare in vari casi.
In caso di disabilità tutto il servizio scolastico va adattato in base ai bisogni e, tra i tanti aspetti che possono essere personalizzati c’è di sicuro anche l’orario di frequenza.
Se la variazione è permanente è importante che sia formalizzata nel PEI e concordata come orario abituale dell’alunno. In questo caso non solo le ore in meno non verrebbero più conteggiate come assenze, ma la scuola potrebbe organizzarsi utilizzando in modo corretto le risorse a disposizione che rischierebbero altrimenti di rimanere sottoutilizzate.
Mi sembra di capire che la scuola non si stia opponendo all’orario ridotto ma abbia una diversa valutazione sull’opportunità di questa scelta. La questione va discussa e concordata assieme, meglio se in sede di GLO, ma di sicuro il parere dei genitori va tenuto in considerazione.