Mia figlia frequenta la scuola compatibilmente con le terapie che fa presso un centro.
Quando occasionalmente le terapie non ci sono, vorrei portarla a scuola ma me la rifiutano, dicendo che non avrebbe supporto. È corretto sia così?
Quando occasionalmente le terapie non ci sono, vorrei portarla a scuola ma me la rifiutano, dicendo che non avrebbe supporto. È corretto sia così?
Sono procedure che vanno per forza personalizzate, non possono essere applicate in modo indifferente a tutti gli alunni con disabilità che frequentano terapie in orario scolastico.
Se il bambino ha bisogno di un intervento personalizzato, senza il quale non può stare a scuola, e la famiglia ha chiesto di seguire un orario ridotto particolare, l’orario va rispettato perché la scuola ha organizzato le risorse in modo da rispondere a queste esigenze. Nelle ore in cui è prevista la terapia il personale di supporto non c’è, e il bambino pertanto non può essere accolto.
Se invece il bambino può stare in classe come gli altri, anche senza assistenza specifica, non c’è motivo per rifiutare il suo ingresso a scuola. –