La responsabilità della valutazione disciplinare è del docente curricolare, e questo vale per tutti gli alunni. In caso di disabilità tutte le procedure di valutazione possono essere personalizzate: modalità di verifica, preparazione delle prove e loro somministrazione, definizione dei criteri di valutazione nonché ovviamente (ma è solo l’ultima fase di un percorso) correzione e valutazione. È molto probabile che l’insegnante di sostegno abbia un ruolo, più o meno rilevante, in alcuni o in tutti questi momenti del processo, ma non si può definire a priori quale sia, essendo troppe e troppo varie le possibili situazioni, personali e di contesto.
La soluzione migliore è sempre quella di concordare tutto prima, in particolare di definire assieme i criteri: una volta decisa la verifica da proporre, personalizzata o uguale a quella degli altri, cosa deve produrre l’alunno per dire che la prestazione è sufficiente (sei)? E per gli altri voti? Definendo chiaramente assieme una griglia di questo tipo, i successivi rischi di conflitti o discussioni saranno molto ridimensionati.