È grave che la scuola si arroghi il diritto di ridurre la frequenza scolastica di un alunno senza prendersi la responsabilità di mettere nulla per iscritto: né PEI, né verbale, né riduzione d’orario. Tutto a voce, e gli unici che devono firmare sono i genitori chiedendo l’autorizzazione di far uscire prima il bambino, come fosse una richiesta loro. Siamo al colmo dell’ipocrisia e dell’arroganza burocratica da parte di chi è convinto di poter fare sempre quello che vuole, infischiandosene dei diritti dei cittadini utenti.
Sanno benissimo che non possono obbligarla a ritirare il bambino prima, tant’è che ufficialmente risulta che tutto avviene su sua richiesta.
Quello che consiglio di fare, per prima cosa, è porre fine a questo teatrino comunicando, in modo gentile ma determinato, che senza nessun atto scritto della scuola non andrà più a prendere il bambino in anticipo. Anche lei farà tutto a voce, come loro, ma quando il bambino comincerà a rimanere a scuola vedrà che qualcosa si smuove… Anche per quanto riguarda PEI e verbale, si spera.