Scegliendo l’istruzione parentale i genitori ritirano il figlio da scuola e dichiarano di assumersi la responsabilità di fornire in proprio l’istruzione prevista per lui. In questo modo sono in regola con l’istruzione obbligatoria, ma troncano ogni rapporto con la scuola e alla fine dell’anno l’alunno dovrà sostenere un esame.
Assenze di pochi mesi non compromettono in ogni caso l’obbligo scolastico e non è indispensabile formalizzare l’istruzione parentale se si può giustificare l’assenza in qualche modo.
L’istruzione parentale si può attivare in qualsiasi momento dell’anno scolastico, ma prosegue normalmente fino a giugno, quando si sostiene l’esame. Per interromperla prima, e riprendere una normale frequenza, bisogna che i genitori chiedano una nuova iscrizione alla scuola (l’alunno è stato ritirato e non è più iscritto) e il dirigente può fargli sostenere l’esame.