Un operatore scolastico, insegnante o collaboratore, può rifiutarsi di somministrare farmaci ma la scuola, nel suo insieme, deve trovare una soluzione affinché sia garantito il diritto alla frequenza scolastica e possano frequentare in sicurezza anche agli alunni che hanno esigenze di tipo sanitario.
Riguardo la somministrazione di farmaci, in assenza di norme regionali più specifiche, si fa riferimento al documento congiunto dei Ministri della Salute e dell’Istruzione del 2005 che prevede sostanzialmente la redazione di un protocollo in cui si definiscono i compiti dei vari operatori coinvolti con attività di formazione e informazione con il supporto dei sanitari.
Poiché il personale della scuola non può essere obbligato a svolgere compiti di tipo sanitario, spetta eventualmente al dirigente scolastico risolvere il problema in altri modi (associazioni di volontariato, Comune, ASL…).