Mio figlio Fabio è autistico non autosufficiente, ha 11 anni e inizierà lunedì la secondaria di primo grado.
Abbiamo fatto l'iscrizione al trasporto scolastico. L'iscrizione è stata presa in carico e non è stata rigettata ma Fabio non potrà prendere lo scuolabus coi compagni perché non hanno un assistente a bordo e non c'è nessuno che possa accompagnarlo dal bus alla scuola e dalla scuola al bus.
Hanno chiesto di portare pazienza e di intraprendere un percorso per insegnare a Fabio a muoversi in autonomia per potergli permettere di utilizzare il mezzo da solo.
È legale tutto questo? Come devo muovermi per aiutare mio figlio?
Abbiamo fatto l'iscrizione al trasporto scolastico. L'iscrizione è stata presa in carico e non è stata rigettata ma Fabio non potrà prendere lo scuolabus coi compagni perché non hanno un assistente a bordo e non c'è nessuno che possa accompagnarlo dal bus alla scuola e dalla scuola al bus.
Hanno chiesto di portare pazienza e di intraprendere un percorso per insegnare a Fabio a muoversi in autonomia per potergli permettere di utilizzare il mezzo da solo.
È legale tutto questo? Come devo muovermi per aiutare mio figlio?
Il trasporto degli alunni con disabilità prevede anche l’assistenza, se necessaria. Questa è di competenza del comune.
Il trasporto scolastico è un diritto garantito, che deve essere concretamente fruibile, non basta offrire un posto in pulmino a un alunno che da solo non ci può salire o che va sorvegliato altrimenti può farsi del male.
C’è anche una sentenza della cassazione del 2020 (non specifica sulla disabilità)
L’accompagnamento dallo scuolabus all’edificio scolastico, e viceversa, è invece di competenza della scuola, e va svolto dai collaboratori scolastici.
Deve pertanto muoversi su due fronti: raccomandata/PEC al sindaco per l’accompagnamento nel pulmino, al dirigente scolastico per l’assistenza dal pulmino alla scuola.