Secondo alcuni colleghi il Consiglio di Classe, o Team docenti, determina lo "status" di BES (per evidenze non cliniche ma pedagogico - didattiche) e una volta determinato è indispensabile il PDP. E' davvero così?
Mio figlio a gennaio a ricevuto diagnosi BES dall'ASP di appartenenza, per disturbo dell'attenzione. Di conseguenza ha un PDP che noi abbiamo approvato e sottoscritto. La valutazione del primo quadrimestre ha riportato dei voti che dopo il PDP e la diagnosi sono stati tutti abbassati per la valutazione finale, con giudizi del tipo: BASE Individua autonomamente semplici analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, con il supporto di schemi e mappe. E mi chiedo, ma la dicitura con il supporto di schemi e mappe è necessario? Nei suoi strumenti compensativi e dispensativi sono previsti...questo evidenziarlo e abbassare i voti come se fossero questi strumenti a creare l'abbassamento di livello, è corretto? La mia domanda è posta per comprendere non solo a livello burocratico e normativo ma anche etico... è corretto?
Nella classe in cui lavoro sono presenti 2 alunni con DSA. Hanno presentato all’atto dell’iscrizione una certificazione non aggiornata al passaggio di ciclo e attualmente frequentano il II anno delle superiori. Dato che non hanno una certificazione aggiornata e dato che non accettano il PDP (rifiutato sia dagli alunni che dai genitori), come vanno inquadrati dal consiglio di classe? Come DSA anche se la certificazione non è aggiornata? oppure va ignorata totalmente la vecchia diagnosi e considerati al pari degli altri? Inoltre il collega di italiano può attuare le misure dispensative a prescindere dal PDP e dall’aggiornamento della diagnosi?
Vorrei chiederle se il "disturbo della comprensione del testo" rientra nei DSA tutelati dalla legge 170, oppure se è da considerarsi in un'ottica BES. So che la questione è dibattuta (anche relativamente alla Consensus Conference). Nel mio caso esso non è conseguente ad una difficoltà di decodifica del testo/lettura (dislessia).
È possibile dotare un alunno con difficoltà in matematica (nelle procedure, nel calcolo, nel recupero di fatti numerici) di strumenti compensativi, tra cui una tavola pitagorica, tenuto conto che il potenziamento si è rivelato del tutto infruttuoso e la famiglia ritiene inutile una visita specialistica di approfondimento? Occorre il benestare dei genitori, magari in forma scritta?
Può un alunno, Scuola Secondaria di 1° grado, senza alcun PDP o diagnosi per BES, ma con evidenti difficoltà in alcune materie, sostenere prove semplificate o comunque diversificate?
Sono insegnante curricolare di scuola secondaria di secondo grado.
Chiedo: la personalizzazione delle modalità di verifica è possibile solo se formalizzata all'interno di un PEI o PDP o anche in ogni caso in cui il docente la ritenga necessaria per un alunno? Se è vera la seconda ipotesi, mi potete indicare il riferimento normativo?
Mio figlio entra in Prima superiore con certificazione BES con disturbo dell'attenzione, borderline ADHD dalla terza elementare, sempre stato gestito con PDP. Ho chiesto colloquio con responsabile DSA della nuova scuola, la quale stamattina mi ha risposto che "da quest'anno i BES non esistono più". Francamente sono rimasta senza parole: quindi il disturbo di mio figlio, certificato da test specifici, per la scuola non esiste più???