Vorrei sapere qualcosa sulle modalità di comunicazione tra insegnante di sostegno e famiglia. Mi riferisco a quelle che riguardano soprattutto i compiti per casa, ad esempio il modo di svolgere un'operazione matematica. Molti insegnanti di sostegno rifiutano di dare il loro numero di cellulare e alla bisogna siamo costretti ad usare il gruppo WhatsApp per chiedere informazioni ad altri genitori.Vorrei sapere se esiste una norma o se è lasciato alla sensibilità, o educazione, di ogni singolo insegnante.
Volevo chiedere se un insegnante di sostegno può, o deve, svolgere attività di riabilitazione fisica; parliamo di un bambino seduto su una sedia rotelle che il docente dovrebbe far camminare per un certo periodo della giornata scolastica, assumendosi il rischio che possa cadere. Se si è obbligati, qual è la normativa di riferimento?
Alcune colleghe mi hanno posto un quesito. Alunno seguito dalla figura AEC. Se un giorno il bambino è in preda a forti crisi di comportamenti aggressivi e, per questo motivo viene portato fuori dall'aula per essere contenuto, nel caso in cui si fa male, di chi è la responsabilità? Dell'AEC che in quel momento è con il bambino o dell'insegnante che si trova in classe con il gruppo classe?
Una mia collega vorrebbe un chiarimento, possibilmente normativo se c'è, circa l'operazione di igiene intima (cambio pannolone) per un'alunna di prima media. In pratica chiede se deve essere presente e/o aiutare la collaboratrice.
Mi serve un chiarimento normativo ma anche il ragionamento logico che c'è dietro al portare spessissimo fuori di classe mio figlio, terza media, con 104 e sostegno di 8 ore per disturbo del linguaggio e attenzione. Viene molto spesso portato fuori dalla classe, non perché disturbi perché non è affatto il suo problema, ma per fare "recupero". Peccato che vada fuori, per esempio, a fare matematica quando in classe c'è scienze e quindi questo comporta che poi deve recuperare, da solo e senza spiegazioni, le pagine fatte in classe e quindi con doppia fatica. Mai che arrivi ad esempio una mappa o un lavoro specifico fatto in classe su quanto studiato. Le mappe, infatti, sono sempre un nostro onere!In più, cosa già fatta presente a scuola, nello specifico di matematica e geometria lui lavora a casa con tutor e quindi non ne vedo l'esigenza.
Sono la mamma di un bambino non vedente di 10 anni che frequenta la quarta elementare. Il maestro di sostegno di mio figlio mi ha detto che non può preparare materiale accessibile e programmare bene ed in anticipo le lezioni perché gli è stata data solo un'ora di programmazione e che pertanto programma e condivide con le altre insegnanti ("Anche loro non possono fare di più perché hanno cose urgenti e indispensabili") dieci minuti prima delle lezioni. Potrebbe dirmi per contratto quante ore sono previste alla primaria per attività di programmazioni e didattica non frontale e a quale normativa devo fare riferimento per potere far valere i diritti di avere materiale adattato ed accessibile ed esigere di capire come svolgono il programma, visto che ad oggi è il caos?
Mia figlia, prima media, ha la 104, comma 1, e 9 ore di sostegno. In questo periodo vorrebbe lavorare in autonomia, e quando l'insegnante di sostegno si avvicina lei le dice che preferisce lavorare da sola.Oggi mi hanno contattata da scuola e mi hanno detto che non si può, e che devo convincere mia figlia a lavorare con la professoressa di sostegno seduta vicino a leiDurante l'ultimo colloquio che ho avuto con gli specialisti dell'ASL mi hanno è stato detto che siccome c'era un miglioramento documentato dai test, il sostegno doveva essere orientato sull'autonomia, anche potenziando l'uso di strumenti. Il GLO non è stato fatto, e non si sa quando si farà. In questo periodo mia figlia a scuola lavora e si impegna tanto, anche sbagliando, e va a scuola felice.È vero che non si può fare sostegno senza stare seduti vicino? Se un ragazzo si trova a disagio ad avere una persona sempre accanto, cosa sarebbe giusto fare?Io, conoscendo mia figlia, ho provato a dare dei consigli all'insegnante di sostegno, ma mi ha risposte che su queste cose decide la scuola.
E' obbligatoria la presenza del docente specializzato nelle uscite? Come incidono gli alunni con disabilità nella definizione del numero di accompagnatori? Quale norma regola le gite?
Può un insegnante di sostegno, assegnato ad una classe di scuola secondaria di primo grado nella quale è pure coordinatore, dare note disciplinari, individuali o a tutta la classe, assegnare compiti su diverse materie curricolari, interrogare in discipline diverse dalla propria e poi dare una valutazione?