Mio figlio autistico alto funzionamento, terza elementare, ha una maestra di sostegno da due anni molto brava che lavora bene sia con mio figlio che con maestre di ruolo... All'ultimo GLO anche terapisti e npi sono stati contenti e ci hanno detto di fare richiesta scritta da noi genitori alla preside per avere la continuità... Tutti d'accordo tranne la preside che, come al solito, fa come gli pare non ascoltando i genitori. Mio figlio segue programma normale, ha bisogno, a volte, di essere stimolato, indirizzato, tranquillizzato... altrimenti entra nel pallone, in ansia, panico... Come posso far capire alla preside che ci deve ridare la nostra maestra anche prossimo anno? Che mezzi posso usare? Una volta che Asl, maestre, sostegno e genitori siamo in accordo e mio figlio lavora... la preside non ascolta!!!!
E' compito dell'insegnante di sostegno accompagnare l'alunno con disabilità in bagno? Può farlo da solo, anche senza il supporto dei collaboratori scolastici?
In caso di richiesta da parte della famiglia di istruzione parentale per il proprio figlio con disabilità grave, è previsto che la risorsa insegnante di sostegno possa essere impiegata a domicilio? E l'assistente educatore?
Nella scuola in cui lavoro, da molti anni c'è la consuetudine di cedere una materia di insegnamento al docente di sostegno, e durante quelle ore l'insegnante di classe si occupa dell'alunno con disabilità, affinché vi sia una vera presa in carico da parte del consiglio di classe di ogni alunno. Da questo anno scolastico il Dirigente ha vietato di attuare tale consolidata prassi, giustificando la sua scelta con un ipotetico riferimento normativo (che non è stato in grado di citarmi). Io ho eseguito una ricerca ma non ho trovato nulla...come posso comportarmi? Esiste effettivamente una norma che vieta questa pratica? Resta in ogni caso una decisione dirigenziale o come collegio docenti c'è la possibilità di opporsi?
Ho in classe una bimba diabetica. Abbiamo sempre controllato la glicemia della piccola, in determinate ore della giornata. Finora la madre veniva a somministrare l'insulina, quando superava una certa soglia. Adesso la madre, per motivi di lavoro, non può più venire. Il DS ci ha fatto un protocollo, vistato anche dall'ASL, affinché la bimba possa somministrarsi da sola il farmaco. Resta il fatto che noi insegnanti dobbiamo chiamare la madre, che ci comunica la quantità e controllare che la bimba si inietti quella determinata dose. Volevo sapere se noi insegnanti rischiamo o siamo tutelati dal protocollo dell'ASL, qualora sorgessero dei problemi.
Il docente di sostegno, per quel che riguarda lo studente con disabilità, può partecipare anche alla fase della valutazione, dopo la fine del colloquio, oppure no?