Un alunno iscritto in prima e al quale è stato assegnato un docente di sostegno, come durante la frequenza della scuola dell'infanzia, con copertura di 24 ore, non ha mai frequentato perché la famiglia si è avvalsa dell'istruzione parentale a casa. Ora l'alunno dovrebbe sostenere con noi maestre un esame per andare in seconda. I genitori vogliono che sia bocciato in modo da fargli frequentare la prima a scuola. Tutto ciò è corretto? Noi insegnanti come posso bocciare un alunno che si presuppone abbia seguito un programma differente (ma ovviamente non c'è alcun Pei) considerando che non ha seguito il programma istituzionale di prima e che se avesse frequentato certamente non avrebbe svolto il programma di classe?
Ho comunicato all'inizio dell'anno alla scuola il formale ritiro e l'attivazione dell'istruzione parentale per mia figlia di 7 anni con disturbo dello spettro autistico. La dirigente ci ha convocati per la firma del PEI anno di questo anno scolastico e anche di quello del prossimo anno 2021/22. Potrebbe dirmi, cortesemente a quale riferimento giuridico posso appellarmi, per non firmare il documento, visto che la bambina è seguita privatamente, e non ha mai frequentato la scuola pubblica? A giugno farà gli esami in un'altra scuola.
Può essere redatto un PEI per una ragazza con disabilità e livello cognitivo al di sotto della norma che si presenta per ottenere l'idoneità alla seconda media avendo aderito all'educazione parentale? Se si chi lo deve redigere? Oppure può essere redatto un PDP nel quale si evidenza la necessità di svolgere questi esami con prove equipollenti e l'assistente educativa presente?
In caso di richiesta da parte della famiglia di istruzione parentale per il proprio figlio con disabilità grave, è previsto che la risorsa insegnante di sostegno possa essere impiegata a domicilio? E l'assistente educatore?