Mio figlio a gennaio a ricevuto diagnosi BES dall'ASP di appartenenza, per disturbo dell'attenzione. Di conseguenza ha un PDP che noi abbiamo approvato e sottoscritto. La valutazione del primo quadrimestre ha riportato dei voti che dopo il PDP e la diagnosi sono stati tutti abbassati per la valutazione finale, con giudizi del tipo: BASE Individua autonomamente semplici analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, con il supporto di schemi e mappe. E mi chiedo, ma la dicitura con il supporto di schemi e mappe è necessario? Nei suoi strumenti compensativi e dispensativi sono previsti...questo evidenziarlo e abbassare i voti come se fossero questi strumenti a creare l'abbassamento di livello, è corretto? La mia domanda è posta per comprendere non solo a livello burocratico e normativo ma anche etico... è corretto?
Sono la referente Bes/Dsa presso il liceo in cui insegno. Vorrei dare informazioni precise ai colleghi circa le mappe concettuali visto che un collega non ha consentito ad un alunno l''uso delle mappe durante la verifica di storia, adducendo come "scusa" che non le aveva viste e approvate prima della verifica. Io sapevo che in sede di esame l'alunno può usare le mappe che ha usato durante l'anno scolastico, quindi approvate dai docenti (ad esempio firmate o timbrate per presa visione), ma la normativa prevede che anche durante l'anno il docente debba necessariamente vederle prima di una verifica? (Ed eventualmente non consentirle?)..
Chiedo lumi per una situazione di contrasto tra educatrice e docente di sostegno. L'alunno, con problemi di sordità, verbale e nessun ritardo, ha sempre studiato con le mappe concettuali. Il collega sostiene che avendo la programmazione con obiettivi minimi, non si possono usare le mappe perché si tratta di programma ministeriale. Lo ha ribadito davanti al Ds e davanti ai genitori, che ovviamente sono in totale disaccordo. C'è un eventuale riferimento normativo?
Sono un genitore di un ragazzo con DSA (discalculia, disgrafia, disortografia e dislessia oltre ad un lieve deficit di attenzione); frequenta un linguistico ed ha superato il I° anno. Mi documento costantemente per capire io stessa norme e tutto ciò che riguarda i dsa per essere in condizioni di sostenere mio figlio.
Ciò che non sono riuscita sin qui a trovare è una chiara indicazione dei cosiddetti schemi. Molte fonti si riferiscono a schemi, mappe etc, ma non vi è una definizione chiara, talché appare difficile preparare mappe e/o schemi senza correre il rischio di sentirsi dire che equivalgono a copiare.
Lei è in condizione di indicarmi norme che diano chiarezza sui contenuti degli schemi?
Secondo la Legge sui DSA, chi deve redigere le mappe concettuali a supporto della didattica, l'allievo o il docente? È vero che la redazione delle mappe spetta esclusivamente ai docenti?
La responsabile DSA del liceo scientifico di mio figlio sostiene che un ragazzo che usa gli strumenti compensativi non è giusto che prenda un voto superiore al 7 e mezzo/otto proprio perché è facilitato da questi strumenti e il voto sarebbe sfalsato rispetto agli altri. Io le ho fatto l'esempio degli occhiali per un ragazzo miope, e lei mi ha detto che infatti chi ha gli occhiali può aspirare a moltissimi lavori ma non a tutti, come mio figlio può aspirare a quasi tutto il range di voti ma non a tutti. Per favore mi potete dire il riferimento alla legge dove si garantisce ai DSA tutti i voti, anche quelli alti?
È possibile dotare un alunno con difficoltà in matematica (nelle procedure, nel calcolo, nel recupero di fatti numerici) di strumenti compensativi, tra cui una tavola pitagorica, tenuto conto che il potenziamento si è rivelato del tutto infruttuoso e la famiglia ritiene inutile una visita specialistica di approfondimento? Occorre il benestare dei genitori, magari in forma scritta?
Scrivo per chiedere quali strategie si potrebbero proporre alla scuola per mio figlio, autistico ad alto funzionamento con disprassia, che non riesce a prendere appunti. Ho pensato a chiedere le fotocopie dei compagni, ma bisogna fare attenzione a non imporsi in maniera disturbante verso il compagno disponibile. Poi ho letto che qualcuno si fa dare una scheda appositamente preparata dall'insegnante (dovrebbe però essere anche da parte di quella di ruolo, dato che per 14 ore mio figlio ha un collaboratore OSS). La terza via che mi era venuta in mente era la presenza di un piccolo registratore lasciato sul banco o sulla cattedra, stile università… Lei cosa direbbe?
Un alunno con DSA, che ha come unica diagnosi discalculia, può usufruire all’esame di Stato del 2° ciclo di strumenti compensativi e prove speciali anche per i compiti di italiano e inglese?
Per un alunno con Bisogni Educativi Speciali, il tempo in più durante le verifiche può essere considerato una misura compensativa anziché dispensativa? In questo modo si potrebbe applicarla anche agli esami?