I viaggi di istruzioni rientrano nelle normali attività didattiche e la scuola deve organizzarsi per consentire a tutti di partecipare. Per i farmaci si applicano le stesse procedure dei normali giorni di lezione: la scuola si organizza affinché qualcuno del personale scolastico venga opportunamente formato e, una volta definite le condizioni affinché non venga caricato di responsabilità improprie, accetti di prendersi carico del problema. Scaricare tutto sui genitori non è di sicuro corretto.
È vero che un singolo insegnante può rifiutarsi di somministrare farmaci, ma la scuola nel suo insieme, intesa come istituzione scolastica, deve “garantire” il diritto all’istruzione e individuare una soluzione. La questione è organizzativa e pertanto il primo responsabile è il Dirigente Scolastico.