Insista. La scuola deve trovare il modo di far partecipare il bambino alla vita della classe senza far perdere nulla agli altri compagni. A volte non è semplice, ma mai impossibile e può eventualmente essere previsto un periodo di transizione, con inserimento graduale scegliendo all’inizio i momenti in cui la classe svolge attività più consone e poi cercando di incrementare il tempo che il bambino passa in classe. Anche in gruppetti possono essere organizzati in questo modo, affinché i compagni non perdano nulla.
Agli alunni con disabilità è “garantito” (ossia assicurato) l’inserimento nelle “classi” comuni: significa che questi bambini hanno diritto a stare in classe con i compagni, non solo nello stesso edificio scolastico. L. 104/92 art. 12 c. 2
L’argomento va di sicuro discusso nell’incontro del GLO, a cui partecipano anche i genitori.