Il rischio che la programmazione differenziata deresponsabilizzi gli insegnanti e riduca eccessivamente le aspettative di apprendimento è reale. Fa bene a porsi il problema su come contrastarlo, cominciando a confutare le notizie false:
– non è vero che non dovrà fare compiti per casa: sono decisioni educative, che rientrano nella personalizzazione. Se i compiti per casa gli sono utili saranno personalizzati, ma continua a farli;
– non è vero che non dovrà sostenere l’esame: farà un esame su prove diverse ma sarà un vero esame, svolto nella stessa maniera degli altri, con la stessa commissione.
In ogni caso la scuola deve sviluppare le potenzialità dell’alunno, ossia portarlo a raggiungere il massimo degli obiettivi formativi e di apprendimento.
Il principale strumento di programmazione, sul quale vigilare, è come al solito il PEI.
Nel GLO insista soprattutto affinché le discipline, su cui incontrava meno difficoltà, continuino ad essere svolte interamente, senza nessuna riduzione dei contenuti. Nelle altre: solo riduzioni strettamente indispensabili.
Temo che con la differenziata possa essere poco seguito.
Temo che con la differenziata possa essere poco seguito. Gli hanno detto che non dovrà fare esame e compiti a casa. Come posso vigilare perché invece lavori, e tanto? Siamo in un Alberghiero.