Già al primo anno le insegnanti elementari mi hanno fatto pressione per un sostegno. Per loro sembra una cosa facile, ma all'ASL mi hanno confermato che non ne ho diritto.
Per ottenere a scuola un insegnante di sostegno, ma di solito anche un educatore, va dichiarata la situazione di disabilità che a questa età non significa necessariamente ritardo cognitivo o difficoltà scolastiche. Moltissimi bambini con una diagnosi simile a quella di suo figlio hanno supporti di questo tipo a scuola perché, anche se non ci sono veri e propri “ritardi”, hanno bisogno di un aiuto altrimenti non potrebbero accedere al servizio di istruzione di cui hanno diritto.
Secondo la legge italiana (L. 104/92 art. 3 c. 1) viene considerata persona con disabilità chi “presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Nel caso di suo figlio queste condizioni ci sono probabilmente tutte: se sta prendendo il Ritalin, una minorazione, ossia una causa di origine organica, è presente; le difficoltà di relazione sono gravi ed evidenti, il rischio di emarginazione nel suo contesto sociale più significativo, ossia la scuola, più che reale.
Consigliamo di prendere contatto con associazioni di genitori che si occupano di problemi simili, meglio se della sua zona: i problemi che sta vivendo lei sono comuni a tante famiglie, ma se ne può di sicuro uscire.